Entra in vigore il Digital Markets Act (DMA): cosa cambia col nuovo Regolamento sui Mercati Digitali

È entrato in vigore il Digital Markets Act (DMA), il Regolamento sui Mercati Digitali dell’Unione Europea. Si tratta di una serie di regole e divieti approvati dal Parlamento Europeo per arginare la concorrenza sleale delle cosiddette “gatekeeper” o Large Online Platforms, grosse società che detengono il controllo qualitativo e quantitativo del mercato. In questo modo si vuole favorire una concorrenza più equa e dare spazio sul mercato digitale anche alle realtà più piccole.
Vediamo quali cambiamenti apporta concretamente questa manovra al digital marketing.

A chi si rivolge il DMA

Il nuovo Regolamento sui Mercati Digitali non interessa tutte le aziende, ma principalmente le Big Tech. Si tratta di società che hanno le seguenti caratteristiche:

  • Vantano dimensioni aziendali tali da influire sul mercato interno (fatturato annuo superiore a 7,5 miliardi o capitalizzazione di mercato di 75 miliardi di euro);
  • hanno una posizione di mercato consolidata e di lunga durata (per almeno tre esercizi finanziari consecutivi);
  • detengono un numero elevato di utenti (45 milioni di utenti attivi);
  • sono necessarie affinché altre aziende raggiungano gli utenti finali.

Questi colossi, secondo il testo del Digital Markets Act:

  • limitano le possibilità di concorrere per le aziende minori;
  • attuano pratiche commerciali sleali nei confronti della concorrenza e degli utenti finali;
  • limitano la concorrenza dei mercati delle piattaforme.

Giusto per citare qualche esempio, rientrano in questa categoria Amazon, Apple, Meta, Microsoft.

Quali obblighi introduce il DMA

Il nuovo regolamento europeo punta a impedire ai colossi del web di usare dati provenienti da utenti commerciali per competere con loro, approfittare della propria posizione dominante per monopolizzare nuovi mercati, limitare l’accesso a servizi e prodotti online, favorire i propri prodotti a discapito di quelli di altre aziende, cedere a terzi i dati dell’utenza senza consenso, bloccare l’accesso a certe funzionalità e utilizzare pratiche sleali per scoraggiare l’utente ad abbandonare la piattaforma.

A questo scopo l’UE ha introdotto:

  • blacklist: divieti e restrizioni per evitare pratiche sleali;
  • whitelist: nuovi obblighi per le aziende;
  • case by case assessment: valutazioni da applicare caso per caso alle grandi piattaforme.

Una serie di provvedimenti che andranno a vantaggio dei business più piccoli, se questi riusciranno ad approntare una strategia digital e social efficace. Contattami per avere una strategia su misura per la tua attività!

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Stefania La Rosa
info@stefanialarosa.com
+39 33323904556

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